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Sulla 
nostra scuola

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Breve storia della nostra scuola

“L’aura delle scoperte” nasce nel 2019 all’interno di un’associazione di promozione sociale, come un progetto di educazione parentale montessoriana, in risposta ad un’esigenza rilevata in un territorio carente di proposte alternative all’offerta formativa tradizionale, in particolare per quanto riguarda la fascia d’età dei bambini della scuola primaria. 

La direzione è affidata all’insegnante Pirotto Marianna, la quale è affiancata da Spelta Maria che si occupa di un progetto interdisciplinare di Educazione Artistica, Scienze Motorie e Educazione al suono e alla musica; dopo i primi mesi si inserisce nel team Havrylian Karyna, alla quale, in un primo momento, viene affidato l’insegnamento in lingua inglese della L2 e della Matematica, così come dell’Educazione Cosmica.

Alla conclusione del primo anno scolastico, viene richiesto e ottenuto l’inserimento nell’Albo regionale delle Scuole non paritarie.

Dal secondo anno scolastico, alle insegnanti di classe, in risposta al progressivo aumento di iscrizioni, viene affiancata una figura di supporto nei momenti di compresenza che si occupi anche di gestire il momento del servizio di doposcuola.

Gli alunni vengono in seguito divisi in due gruppi eterogenei (primo e secondo ciclo).

A partire dall’anno scolastico 2022-2023 la direzione ritiene opportuno, in base alla conformazione dei gruppi classe, implementare l’organico e specializzarlo nell’insegnamento secondo il metodo Montessori, con corsi di ONM; si unisce quindi l’insegnante Cabrini e, dal 2024, Raggi; ad oggi, il team docenti è composto da cinque insegnanti, che portano avanti specifici ambiti nelle due sezioni.

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Approccio pedagogico

La nostra scuola nasce dalla volontà di offrire ai bambini la possibilità di apprendere in un ambiente che abbia un approccio educativo montessoriano, il quale si basa sull'indipendenza, sulla libertà di scelta e sul rispetto per il naturale sviluppo fisico, psicologico e sociale del bambino. L’obiettivo è, infatti, quello di accompagnare la crescita del bambino, ponendolo al centro del progetto educativo, affinché egli possa sperimentare se stesso nella più ampia autonomia e nell'assenza di giudizio. I bambini sono liberi di muoversi nell’ambiente senza fare confusione, imparano a collaborare, a rispettare i compagni e l’insegnante e a lavorare in autonomia. L’insegnamento è pressoché individualizzato, poiché vengono rispettati i bisogni specifici e i tempi di ogni bambino; solitamente ci si rivolge infatti al singolo o al piccolo gruppo. Nella pedagogia montessoriana si valorizza, inoltre, il cooperative learning e per questo si è scelto di creare sezioni eterogenee per età, suddividendo gli alunni in primo e secondo ciclo. L’obiettivo è cercare di favorire l’apprendimento tra pari, nella didattica così come nella vita pratica quotidiana, in modo che i bambini si sentano costantemente arricchiti e cognitivamente sollecitati. Lavorare sulla collaborazione piuttosto che suscitare un senso di competizione, permette al bambino di diventare progressivamente autonomo, con senso di responsabilità e capacità di autocorrezione. Il nostro intento è quello di permettere ad ogni individuo di esprimere le proprie potenzialità e di coltivare i propri interessi, all’interno del percorso che lo porterà a raggiungere i traguardi previsti dal Programma Ministeriale. La nostra realtà, infatti, come tutte le scuole statali o paritarie, segue le Indicazioni Nazionali per il curricolo della Scuola dell’Infanzia e del primo ciclo di istruzione (2012) Roma, MIUR. L’insegnamento non è però finalizzato solo al raggiungimento di risultati scolastici, ma a suscitare nei bambini l’interesse per l’apprendimento stesso.

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Disciplina e libera scelta

Uno dei luoghi comuni più frequenti relativo alle scuole montessoriane è il binomio “libera scelta - assenza di regole” . In realtà si tratta di educare i bambini alla libera scelta in un range di regole condivise e necessarie al benessere della società scolastica. Le regole devono essere comprese e rispettate da tutti, senza che vengano vissute come semplicemente imposte dall’alto. Vi sono regole circa l’uso della voce, lo spostarsi nelle stanze, l’uso del materiale, l’ordine da mantenere nell’ambiente, ... . Lo stesso vale per la scelta della materia su cui esercitarsi; infatti, se un bambino non vuole dedicarsi ad alcuni ambiti, non potrà essere lasciato libero di tralasciarli, ma sarà compito delle insegnanti guidarlo e stimolarlo affinché nasca in lui l’interesse anche per questi e affinché il programma venga svolto nella sua completezza.

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Valutazione e verifiche

Nella nostra scuola l'insegnante mette ogni bambino nella condizione di poter apprendere secondo il proprio ritmo, quindi ognuno avrà un percorso evolutivo e di apprendimento personale. Naturalmente le diversità rientrano in un quadro generale definito da parametri caratteristici di ogni età: tutti imparano, ma secondo tempi e modalità diverse. I primi a valutare il loro operato sono i bambini che, mentre lavorano, vedono l'errore segnalato dal materiale stesso, e possono correggersi. Poter sbagliare, senza l'ansia di un giudizio esterno, consente al bambino di fronteggiare con maggiore sicurezza le difficoltà, evitando atteggiamenti di sfiducia, di inadeguatezza o disagio, che ostacolerebbero pesantemente il suo percorso scolastico.

Nel corso del quinquennio i bambini vengono accompagnati in un percorso di metacognizione e di autovalutazione, fino a giungere alla comprensione e all'accettazione serena di una valutazione "tradizionale" su scala numerica, affinché possano avere gli strumenti per affrontare questo aspetto nella Scuola Secondaria.

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